
Il successo delle politiche di integrazione sociale ed in particolare quelle volte a favorire il complesso sistema delle interazioni tra culture, dipende anche e soprattutto dal grado di coinvolgimento nei processi decisionali delle istituzioni pubbliche e private, a vari livelli (comuni, associazioni di stranieri, terzo settore, scuola, università, enti di ricerca …). È per questi motivi che la ricerca di partner locali e di forme di partecipazione degli stranieri diviene prioritario in quanto, cosi operando, si ampliano e potenziano sia l’influenza sul territorio che i legami con esso; si lavora in modo più integrato e strategico, stabilendo maggiore coerenza tra i progetti esistenti e imparando dall’esperienza altrui, si favorisce la condivisione degli obiettivi e delle strategie del processo di integrazione, si distribuiscono in modo più equo le responsabilità del governo del fenomeno immigratorio ed infine si crea valore aggiunto dal processo di maturazione collettiva avviato.
Risulta inoltre strategico alla realizzazione del progetto operare al fine di:
Favorire la costruzione di relazioni positive
L'obiettivo strategico di una politica di integrazione consiste nel costruire relazioni positive tra cittadini autoctoni e immigrati, attraverso una comunicazione a più dimensioni (economica, sociale, culturale e politica) tra la maggioranza della popolazione e le diverse etnie che con essa convivono, da cui deriva un progressivo cambiamento della cultura e dei valori della società nel suo insieme. È necessaria quindi una politica dell'informazione e di sensibilizzazione diretta ad immigrati e trentini che abbia il duplice obiettivo di smontare pregiudizi e timori infondati e di rassicurare rispetto a timori fondati, perché capace di proporre soluzioni rispetto a situazioni di disagio relazionale.
Facilitare l’accesso ai servizi pubblici
La politica di integrazione consiste essenzialmente nel mettere gli stranieri nella condizione di vivere normalmente, colmando il divario di conoscenze derivante dalla specifica condizione di straniero (conoscenza della lingua, accesso all'istruzione, ai servizi sanitari, alla formazione professionale, alle politiche di alloggio pubblico ecc.) che penalizza rispetto ai cittadini italiani in condizioni economiche sociali comparabili, e includendo quindi gli immigrati nell'ambito di politiche volte a risolvere problemi di segmenti specifici che la popolazione presenta sul territorio (in particolare persone a basso reddito), della quale spesso gli immigrati sono una parte importante.
Sono pertanto obiettivi del CINFORMI:
1. Sviluppare la conoscenza dell'immigrazione;
2. Favorire e sostenere la comunicazione tra gli attori sociali e la partecipazione alla vita comunitaria;
3. Promuovere l’informazione per facilitare l’accesso ai servizi pubblici.
(ultimo aggiornamento: 11/01/2018)
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